Scienziato arabo. Fu conosciuto nel Medioevo e nel Rinascimento con il nome di
Alhazen. Chiamato da uno dei califfi Fatimiti, si trasferì in
Egitto, dove visse fino alla morte. Si occupò di matematica, fisica,
astronomia, medicina e filosofia. È autore di numerose opere tra cui
l'opuscolo
De crepusculis et nubium ascensionibus (1542) e il trattato di
ottica
Tesoro di ottica (1572) (Bassora 965 circa - Il Cairo 1039).